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Origine e provenienza degli alimenti: quanto conta davvero?

Controllare origine e provenienza degli alimenti che acquistiamo è ormai diventato un must. Almeno una volta nella vita hai sicuramente storto il naso leggendo la provenienza di un prodotto. Un prodotto qualsiasi, dal capo d’abbigliamento a una calzatura. E, specialmente riguardo i generi alimentari, siamo sempre più suscettibili sulla loro origine, italiana o meno. La continua ricerca e l’ossessione per il Made in Italy sta in parte offuscando quelli che dovrebbero essere i nostri veri obiettivi. Acquistare, “mangiare italiano” non sempre equivale a qualità o sostenibilità.

Sfatiamo i falsi miti in ambito alimentare

La provenienza degli alimenti è un aspetto fondamentale per sottolineare la qualità del cibo. Ormai è largamente diffusa l’esigenza, da parte delle aziende, di comunicare al consumatore le prestazioni ambientali di un prodotto, così da farli sembrare tutti sostenibili o dichiararli tali. Provenienza e qualità, al contrario di ciò che si pensa, spesso, non vanno a braccetto.

Esiste infatti una legge secondo cui l’indicazione di origine e provenienza degli alimenti diventa obbligatoria. Tale legge è il  Regolamento di esecuzione (UE) n. 2018/775 e riguarda le norme sull’indicazione del paese d’origine o del luogo di provenienza. In ambito alimentare sono ancora troppe le convinzioni in voga, anche se spesso sono assolutamente prive di fondamento.

Queste convinzioni ,purtroppo, fanno rima con Made in Italy. È vero, la nostra terra è ricca di sapori unici che ci caratterizza agli occhi del mondo. Ciò che forse alcuni di noi non sanno è che l’Italia nel settore alimentare non è autosufficiente ed è quindi costretta ad importare dall’estero discrete quantità di materie prime.

Tale mancanza si traduce nella necessità di importare ingredienti da trasformare in prodotti finiti destinati sia al consumo interno sia all’esportazione. 

Il nostro paese, dunque, non riesce ancora a produrre prodotti con materie prime 100% italiane. Ecco sfatato il falso mito del prodotto 100% di origine italiana. Origine e provenienza di materie prima dall’estero non deve, però, essere abbinata alla convinzione che sia di scarsa qualità. Un parametro per definire la qualità di un prodotto sta nel fatto di assicurarsi che sia sicuro, ovvero che i controlli effettuati non riportino sostanze o processi dannosi. Per questo, è importante che i controlli effettuati sugli alimenti siano efficienti. Un’altra cosa che forse non sai è che la dicitura Made in Italy è spesso utilizzata a sproposito. Questa è frode! Hai mai sentito parlare di prodotti stranieri che vengono spacciati per italiani?

Come riconoscere origine e provenienza degli alimenti

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Se tante aziende dichiarano il falso sulla provenienza dei loro prodotti, come capire la loro vera origine? Come tutelarsi dalla frode del Made in Italy? 

Per conoscere origine e provenienza di alcuni alimenti, i supermercati indicano l’origine del prodotto. 

Alcuni tuttavia, non recano l’iscrizione chiara della loro provenienza. Altri invece ci fanno venire qualche perplessità. Come trovarla allora, la vera provenienza dei prodotti?

Grazie ai codici a barre presenti sulle confezioni è possibile capire la provenienza di un qualsiasi prodotto che decidiamo di acquistare. Ovviamente, per capire davvero, bisogna essere in grado di leggere questi codici. 

Nel caso dei generi alimentari, interpretando i numeri possiamo capire se l’alimento che acquistiamo sia quanto più possibile a minor impatto ambientale e sicuro per la nostra salute. Se per esempio le prime tre cifre sono gruppi di numeri di questo tipo: 690, 691 o 692, la provenienza del prodotto è Made in China. Mentre le prime 3 cifre del codice a barre, se indicano 00-09, la provenienza è di origine USA e Canada. Per l’Italia invece, cerca il numero 80. Tanti sono i codici da saper riconoscere, e sarà il caso di approfondire ulteriormente in futuro. 

Ecco come scegliamo i prodotti alimentari

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Secondo alcuni studi, l’etichetta svolge un ruolo essenziale per la scelta di un prodotto alimentare. Infatti, il 72% dei consumatori dichiara di voler sapere tutto ciò che è contenuto nei prodotti alimentari acquistati. Lo studio ha rilevato anche che il 71% delle persone intervistate dichiara di apprezzare le aziende che sono trasparenti su origini e modalità di produzione, allevamento e coltivazione dei prodotti.

La maggior parte dei consumatori, inoltre, preferisce acquistare prodotti vicini al luogo di origine, i cosiddetti prodotti a Km 0. Infatti, 4 persone su 10 (44%) se devono acquistare ortaggi, carne, pesce, uova, preferiscono siano a Km 0, ed il 37% per quanto riguarda i prodotti di panetteria. Quando si tratta di prodotti caseari, 5 persone su 10 preferiscono affidarsi ad aziende del territorio. È chiaro dunque, che l’identità territoriale influenza ancora  moltissimo  le nostre scelte.

E tu? Dai importanza alla provenienza dei prodotti che acquisti? Faccelo sapere sui nostri social!

 

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