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Packaging sostenibile׃ ecco come sceglierlo

Le scelte consapevoli che cambiano la vita

Quando acquistiamo un prodotto, un parametro importante che ci deve guidare nella scelta è il packaging sostenibile: l’imballaggio è un prodotto di scarto che impatta notevolmente, su tutto il nostro ecosistema.

Qualsiasi prodotto presente in commercio viene ormai avvolto in imballaggi colorati o particolari, atti ad attirare la nostra attenzione.
Le nostre scelte però ricadono sull’ambiente, in particolare nel mare e nelle spiagge.

Sapevi che l’80% dell’inquinamento marino viene causato dalla plastica e da altri imballaggi che servono per il confezionamento di prodotti che utilizziamo nella nostra vita quotidiana? Purtroppo non ci rendiamo conto di quanto questo sia dannoso per gli equilibri naturali del nostro pianeta. 

Ma cosa significa scegliere un packaging sostenibile?

Come abbiamo già detto, scegliere un prodotto significa tener conto di vari aspetti. Scommetto che ti capita molto spesso di trovarti di fronte a un prodotto venduto come sostenibile, ma con un packaging che a volte non rispetta assolutamente questi parametri.

Il packaging sostenibile non è affatto un dettaglio׃ un prodotto sostenibile deve esserlo al 100%. Sia il contenuto che il contenitore devono concorrere per gli stessi obiettivi.

Imballaggio sostenibile sì: ma quale scegliere?

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L’imballaggio sostenibile non è più soltanto una prerogativa di tutte quelle aziende che vogliono distinguersi dalla massa.

Il problema dell’inquinamento ambientale e dello smaltimento dei rifiuti è un problema che riguarda tutti. Non riguarda solo a quella fetta di clientela che si dedica in maniera costante alla sostenibilità.

Dunque quali sono i packaging sostenibili da prediligere? Di seguito alcuni esempi:

  • materiali 100% riciclati;
  • cartone, il materiale biodegradabile per eccellenza;
  • confezioni e contenitori riutilizzabili. Ad esempio, le bottiglie dell’acqua possono essere riutilizzate per la conservazione dei liquidi, come acqua e altre bevande. Riutilizza più che puoi le bottiglie di plastica dell’ acqua. Se lavate con cura possono contenere ancora acqua o altre bevande per molto tempo; 
  • Alluminio, vetro, plastica e carta sono da tenere in considerazione perché sono materiali riciclabili con la raccolta differenziata.

Packaging sostenibile: abbiamo detto tutto?

 

mondo

Ovviamente no!
Ci sono molti altri aspetti da considerare nella scelta di un imballaggio sostenibile e dunque basso impatto ambientale.

Il più importante è senza dubbio quello legato al processo di produzione del packaging. Anche questo aspetto la dice lunga sul tipo di confezionamento che ci troviamo di fronte. È decisamente inutile scegliere un imballaggio con materiali riciclati se durante il processo di produzione si è recato un danno ancora maggiore del materiale in sé.

Un caso da citare è quello della plastica e del vetro. Il processo di produzione del vetro inquina di più rispetto a quello della plastica: in termini di spreco energetico, è meglio usare la plastica, riciclandola a dovere. Ciò che conta davvero è sicuramente quello di evitare di sprecare energia o altrimenti ricorrere a fonti di energia rinnovabili.

Presta dunque attenzione a ciò che trovi scritto nelle confezioni, perché potresti trovare informazioni utili relativi alla sostenibilità.

Aziende e certificazioni: come si stanno muovendo?

Adesso più che mai l’imballaggio fa rima con sostenibilità ambientale.
Esiste una legislazione in merito che prevede azioni di prevenzione e salvaguardia ambientale a partire dagli imballaggi. Proprio perché, come dicevamo, il packaging è parte integrante della nostra vita e l’influenza, tale legislazione promuove l’utilizzo di processi e metodologie meno inquinanti e la riduzione dell’utilizzo di materie prime.

L’unione Europea in primis, cerca di far sì che il mercato rispetti alcuni requisiti essenziali quali׃

  1. Riduzione della presenza di materiali nocivi all’interno del packaging
  2. Imballaggio riutilizzabile 
  3. Limite di peso e volume per gli imballaggi

Uno strumento utile affinché questi requisiti essenziali vengano rispettati da chi produce questi imballaggi, è sicuramente la certificazione di sistemi di gestione ambientale.

Questa certificazione, per essere ottenuta, necessita di requisiti stabiliti dallo standard UNI EN ISO 14001.

A livello governativo, dunque, sono state prese diverse iniziative per risolvere il problema degli imballaggi monouso.

Se anni fa i consumatori non davano più di tanto peso alle confezioni dei loro acquisti, adesso prestano molta più attenzione.

Dunque ci rivolgiamo ora agli imprenditori: se hai un’azienda e vuoi fare qualche cambiamento a favore dell’ambiente, non occorre spendere cifre enormi.

Puoi iniziare acquistando alcuni imballaggi di prova per capire se sono quelli che stai cercando. Se decidi di utilizzare dei packaging sostenibili, fallo sapere ai tuoi clienti! Scrivilo nella scatola, servendoti di un’apposita certificazione. 

Parlando di certificazioni, sai a cosa si riferisce la ISO 14001?
Serve a certificare una gestione di attività aziendali che sia in grado di tenere sotto controllo il loro impatto ambientale.
Secondo la certificazione i requisiti minimi sono׃

  • definizione di una politica ambientale
  • pianificazione delle procedure
  • attuazione dei traguardi ambientali

Le aziende giocano sicuramente un ruolo importante sia nella gestione della questione relativa alle confezioni, sia nella consapevolezza del consumatore.

Anche tu in quanto consumatore e consumatrice, puoi fare la differenza. Evita quei prodotti che presentano dei packaging ibridi.
Questo perché sarà difficile poi da dividerli per la raccolta differenziata. Evita inoltre, gli imballaggi che non segnalano il materiale con cui sono stati  fatti.

Cosa ne pensi dei prodotti sostenibili che utilizzano però un packaging inquinante? Tu l’acquisti comunque?

Facci sapere la tua opinione!

 

2 Comments

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