Le fibre tessili green: innovazione per un abbigliamento sostenibile

Avevamo già accennato in un precedente articolo delle innovazioni sostenibili nel campo della moda.

Come dicevamo, negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza e sensibilità per i temi sostenibili.

Proprio per questo siamo di fronte a grandi svolte: stiamo assistendo infatti a cambiamenti nei processi di produzione da parte di grandi catene di fast fashion e ad una costante ricerca volta alla creazione di capi d’abbigliamento sostenibili.

Oggi ti portiamo a fare un viaggio tra le innovazioni green nel settore della moda!

 

 

Eco fibre

La plastica e tutti i suoi derivati sono stati una grande invenzione. Hanno permesso di creare moltissimi oggetti di uso comune a basso costo, in un periodo di forte sviluppo per l’economia globale.

Tuttavia, con il tempo sono sorti vari punti critici: primo fra tutti, come si fa a far sparire questo materiale? La risposta, ancora non c’è.

Un materiale creato artificialmente, dunque non presente in natura, non potrà mai entrare a far parte di questa. A questo proposito, per approfondire, ti consigliamo la visione dell’episodio “La plastica” di Storia contemporanea in pillole. Il breve episodio analizza nel dettaglio quanto una grande invenzione porti con sé anche un enorme prezzo da pagare in fatto di impatto ambientale.

 

Tutti i settori dunque, si sono messi all’opera per riparare al danno, e quello della moda non è da meno. Questa rivoluzione però, non è facile e sembra richiedere molto tempo, oltre che un’appropriata cultura del consumatore.

 

 

Fibre tessili e tessuti ecologici: le invenzioni degli ultimi anni

Dal momento in cui il bisogno compulsivo di comprare nuovi vestiti non è semplice da controllare per tutti (per una serie di dinamiche che approfondiremo in futuro) l’obiettivo primario è quello di creare un’economia circolare efficiente.

Produrre filati che si possono reintrodurre nella produzione è la base di tutta questa ricerca.

Vediamo quali sono i tessuti ecologici creati negli ultimi anni, derivati dal bisogno di una moda etica e compatibile con l’ambiente.

 

 

Fibre tessili Newcell Fiber: riciclo della cellulosa

 

Newcell Fiber è il prodotto ottenuto dalla trasformazione di tessuti ad alto contenuto di cellulosa. Perché è ecologico? Perché può essere reintrodotto nel processo di lavorazione dei filati senza subire ulteriori trasformazioni chimiche.

Le caratteristiche dei tessuti ottenuti con la Newcell Fiber sono:

 

  • resistenza a trazione (sia a umido che a secco);
  • assorbimento rapido del colorante;
  • resistenza alle abrasioni.

 

 

Fibre tessili Econyl: riciclo del nylon

 

Econyl è un derivato dal riciclo del nylon, il quale può essere riutilizzato un numero infinito di volte, grazie al particolare processo di rigenerazione del filato.

Questo processo consiste nel separare il nylon proveniente dai tessuti a fine vita dagli altri materiali. Viene poi lavorato nello stabilimento di depolimerizzazione per poi essere trasformato in Econyl.

Questo tessuto ecologico si usa per pavimentazioni tessili (come le moquette), costumi da bagno e altri capi d’abbigliamento.

 

 

Fibre tessili Orange Fiber: riciclo di scarti alimentari

 

Orange Fiber è una startup Made in Italy che ottiene filati dagli scarti industriali alimentari: più precisamente, dagli scarti delle arance.

Dalle rimanenze delle arance impiegate da aziende produttrici di succhi e profumi per l’ambiente. Il vantaggio è doppio: da una parte abbiamo lo “smaltimento” di generi alimentari, dall’altra il completo riciclo.

 

 

Filbre tessili : le altre innovazioni…

Ci sono altre innovazioni? Certo! La ricerca di materiali eco-green è in continua crescita.

Abbiamo menzionato Orange Fiber, che utilizza gli scarti delle arance, ma esistono anche MuSkin, che utilizza i funghi, Piñatex, dall’ananas, WineLeather, dalla vinaccia e PelleMela, dagli scarti della mela.

Poi abbiamo Crabyon, una fibra tessile antibatterica realizzata dai residui di crostacei rimessa dalle industrie alimentari. Dai crostacei si estrae il chitosano, sostanza che serve a rendere più resistenti i gusci dei gamberi.

Il chitosano unito a fibre naturali (te ne avevamo già parlato di loro in questo articolo, ricordi?) dà vita a un tessuto ecologico, antiallergico, assorbe l’umidità prevenendo la disidratazione ed è completamente biodegradabile.

E ancora, c’è la Corn Fiber, fibra isolante ottenuta dagli zuccheri del mais, la BioPlastica e tanti altri ancora.

 

 

Ricerca sulle fibre tessili: perché queste innovazioni non diventano “di tendenza”?

Una domanda che mi pongo spesso è: “se queste innovazioni possono fare la differenza, perché non le troviamo comunemente in commercio?

Le risposte che mi sono data, sono due:

 

  1. la domanda da parte del consumatore è ancora poca e di conseguenza non è possibile ancora per il consumatore medio avere accesso economicamente a questi tessuti;
  2. i tessuti green ancora non presentano le stesse caratteristiche di quelli tradizionali, non adempiendo così agli standard del consumatore medio.

Questo è un dibattito aperto dunque vogliamo sapere anche la tua idea: tu, cosa ne pensi? Faccelo sapere nei commenti e nei nostri profili social!

 

1 Comment

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Bioplastica: la plastica non plastica che rispetta l'ambiente. [That's Green ]reply
Novembre 7, 2020 at 3:39 am

[…] Le fibre tessili green: innovazione per un abbigliamento sostenibile Ottobre 5, 2020 […]

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