Agricoltura sostenibile: il futuro del nostro ambiente
Il problema dell’inquinamento e la sua risoluzione è una nostra responsabilità. Per questo motivo, ogni giorno la sostenibilità “incontra” certi aspetti della vita quotidiana per cercare di venire incontro alle esigenze del pianeta. Uno di questi aspetti della vita quotidiana è certamente l’agricoltura sostenibile.
L’agricoltura è uno dei settori più importanti, soprattutto per l’Italia. Spesso, questo è uno dei settori dove troppo spesso l’ambiente viene messo a rischio, così come molte specie animali. Dunque, cosa si può fare? C’è un modo per rendere questo settore più rispettoso nei confronti della natura?
Agricoltura sostenibile: che cos’è?
Ne sentiamo parlare spesso, anche se non tutti sanno cosa sia. L’agricoltura sostenibile è un sistema di produzione agricolo che è attento sia ai bisogni del presente sia ai bisogni del futuro. In poche parole, soddisfa le esigenze del consumatore e allo stesso tempo rispetta i ritmi del nostro pianeta.
Si tratta di sviluppare un’agricoltura in grado di utilizzare le risorse in maniera razionale, garantendo la tutela della biodiversità e limitando l’impiego di sostanze chimiche, come i pesticidi, che possono nuocere alla salute delle persone e all’ambiente.
La tutela dell’ambiente, dell’acqua, del suolo e dell’aria diventa quindi una parte integrante di questo processo di sviluppo.
L’agricoltura sostenibile si basa su 3 principi:
- ecologia
- economia
- società
Questi 3 punti chiave ci fanno capire che l’agricoltura sostenibile è rispettosa dell’ecosistema, segue modelli produttivi sostenibili e contribuisce al benessere degli agricoltori e della società.
Come praticare l’agricoltura sostenibile?
L’agricoltura sostenibile è un approccio generale che può essere applicato in tanti modi diversi. Non esiste infatti una vera e propria regola. Le soluzioni sono tante e dipendono dalla singola realtà produttiva, proprio perché l’agricoltura sostenibile è anzitutto diversificazione nel rispetto dei diversi bisogni nei differenti contesti.
Per fornire delle linee guida ai produttori, nel corso degli anni sono stati definiti alcuni principi condivisi che le aziende agricole, grandi o piccole che siano, possono seguire per rendere sostenibile la loro produzione. I modelli agricoli che mettono in pratica i principi e le tecniche sostenibili sono diversi.
Ecco di seguito quelli più importanti e soprattutto più utilizzati:
- agricoltura biologica, che ammette solo l’utilizzo di sostanze naturali;
- agricoltura biodinamica, dove è prevista la somministrazione di preparati naturali (chiamati preparati biodinamici) per favorire la fertilità del suolo e la crescita delle piante; (è un po’ riduttivo, puoi spiegare in maniera sintetica che si rifà a metodi antichi dell’agricoltura tradizionale e alla permacultura in un’ottica in cui la fattoria è un organismo)
- agricoltura solidale, dove i prodotti da agricoltura solidale e sostenibile crescono su terreni liberi dallo sfruttamento delle persone, liberi da ricatti, estorsioni e mafie.
Coltivazione sostenibile: le api ringraziano
L’agricoltura è la fonte di sussistenza per molti paesi. La modernità e l’utilizzo di sostanze nocive, tra cui i pesticidi, durante le fasi di crescita delle piante ha danneggiato molto l’ecosistema della Terra. Anche gli animali hanno molto sofferto. Alcune specie rischiano addirittura l’estinzione a causa di queste sostanze. Una delle specie più a rischio è sicuramente quella delle api. Le api sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi, e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo.
In Europa, quasi metà delle specie di insetti è in grave declino, e un terzo è in pericolo di estinzione. Il cambiamento dell’habitat e l’inquinamento ambientale sono tra le principali cause di questo andamento negativo. L’estinzione dell’ape sarebbe la fine.
Potrebbe essere davvero la soluzione?
Un’agricoltura senza pesticidi, come abbiamo visto, è senza dubbio possibile. Astenendosi dall’uso di pesticidi e diserbanti di sintesi salvaguardano le api (e gli altri animali) dagli effetti tossici di questi prodotti agrochimici. Come si può allora coltivare e far crescere le piante senza l’utilizzo di sostanze come i pesticidi, oltre ai metodi già visti? I risultati saranno gli stessi?
L’agricoltura sostenibile per migliorare il controllo dei parassiti delle piante, utilizza metodi come l’introduzione dei loro predatori, ad esempio coccinelle, alcuni coleotteri o ragni.
Sicuramente i risultati saranno molto diversi. La pianta crescerà senza “forzature”, nel rispetto della sua ciclicità. Ciò potrebbe rallentare i ritmi di produzione, ma il prezzo da pagare non è così alto: la natura ci ringrazierà e forse ci convinceremo a mangiare, finalmente, solo frutta e verdura di stagione!
Insomma, sia i produttori che i consumatori possono fare la differenza.
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